Pa pronta alla svolta ia? Scopri come cavalcare l’onda!

L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il panorama della Pubblica Amministrazione (PA) italiana, offrendo opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese. Data questa accelerazione, è imperativo che le PA si preparino adeguatamente, gestendo le complessità inerenti alla gestione dei dati, alla sicurezza informatica, alla governance e alle abilità necessarie.

L’IA nella PA: un’opportunità da cogliere

Secondo una recente ricerca, il 79% dei dipendenti pubblici italiani ritiene che l’IA aumenterà la produttività nella PA. Questa percentuale evidenzia con chiarezza come l’IA non sia più una mera ipotesi futuribile, ma un autentico motore per rinnovare la PA, ampliare l’offerta di servizi alla cittadinanza e perfezionare l’organizzazione interna. Per convertire queste potenzialità in iniziative concrete, è imprescindibile agire in linea con le indicazioni contenute nel Piano Triennale AGID per l’informatica nella PA.

Un <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.agid.gov.it/it/notizie/linee-guida-agid-sulluso-dellia-nella-pa-il-3-marzo-un-webinar-dedicato”>webinar dedicato ha esplorato le condizioni normative, tecnologiche e organizzative che consentono oggi di adottare l’IA nella PA, integrando l’intelligenza artificiale nei processi pubblici e analizzando le tecnologie, le soluzioni, le convenzioni e i servizi disponibili per PAL e PAC. Esperti del settore, tra cui Luca Gastaldi del Politecnico di Milano e Alessandro Pasero di Google Cloud, hanno condiviso esempi concreti di utilizzo dell’IA.

Parallelamente, l’offerta formativa su Syllabus si è arricchita con il corso “Il funzionamento dell’Intelligenza Artificiale e le opportunità e gli strumenti per la PA”, parte del programma “Adottare l’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione”. Questo programma, articolato in tre livelli (base, intermedio e avanzato), mira a sviluppare l’AI Literacy, riconosciuta come competenza digitale di base dalla Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 14 gennaio 2025. Il corso approfondisce le logiche di funzionamento e le principali tecniche di sviluppo di soluzioni di IA, evidenziando come le PA possano avvalersene per migliorare processi interni e servizi erogati.

Le Linee Guida AGID: un quadro di riferimento

Le “Linee Guida per l’adozione dei sistemi di Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione”, pubblicate da AGID, rappresentano un documento atteso e ambizioso che prova a strutturare le modalità di adozione dell’IA nelle PA, con particolare attenzione agli aspetti di conformità normativa e impatto organizzativo. Queste direttive forniscono un impianto metodologico robusto e una struttura organica, delineando le fasi del ciclo di vita, identificando i rischi e ponendo l’accento su principi quali l’etica e la trasparenza.

Tuttavia, l’analisi attenta del documento mette in risalto alcune criticità. Tra queste, l’ambiguità giuridica e le sovrapposizioni normative, la debolezza del modello di governance e responsabilità, l’assenza di riferimenti alla sostenibilità economica e ambientale, il rischio di burocratizzazione e di esclusione delle piccole PA, le carenze tecniche e operative, l’approccio superficiale alla privacy e alla protezione dei dati, la dimensione etica teorica senza pratica e il vuoto da colmare nella formazione e nelle competenze per l’IA nella PA.

È indispensabile che le PA abbiano piena cognizione di tali parametri, al fine di garantire la piena aderenza a essi dei prodotti e dei servizi implementati o sviluppati.

Strumenti e azioni per un’adozione efficace

Per un’adozione efficace dell’IA nella PA, è necessario predisporre strumenti per l’analisi del rischio, sviluppare metodologie e procedure di valutazione per le applicazioni AI, assicurare linee guida sulla raccolta e il trattamento di dati finalizzati all’utilizzo in sistemi AI e progettare e adottare un piano di competenze per l’IA.

L’INAIL, ad esempio, ha definito un percorso di consolidamento, evoluzione ed arricchimento delle sue soluzioni di IA, concentrandosi sul potenziamento del knowledge management attraverso una soluzione basata sulle tecnologie IA generativa. L’ente sta testando un sistema di ricerca avanzato in grado di fornire risposte alle interrogazioni degli utenti, attingendo sia a specifici documenti interni all’Istituto, sia ai contenuti presenti sul portale web.

L’INAIL ha scelto di esaltare al meglio il proprio patrimonio informativo, rinforzando le abilità di analisi e ricerca sui dati e ideando, di conseguenza, soluzioni personalizzate attraverso linguaggi come Phyton, congiuntamente a prodotti commerciali.

I nostri consigli

L’adozione dell’IA nella PA è un processo complesso che richiede un approccio olistico e una visione strategica. È fondamentale che le PA si dotino di competenze specifiche, definiscano processi decisionali trasparenti e coinvolgano gli stakeholder nel processo di adozione dell’IA.

Per i partecipanti occasionali interessati a comprendere meglio l’IA, consigliamo di partecipare a webinar e corsi introduttivi sull’IA, offerti da enti di formazione e università. Questi eventi forniscono una panoramica generale sull’IA, sui suoi principi di funzionamento e sulle sue applicazioni pratiche.
Per gli appassionati che desiderano approfondire le proprie conoscenze sull’IA, suggeriamo di partecipare a conferenze e workshop specializzati sull’IA, dove è possibile entrare in contatto con esperti del settore e scoprire le ultime tendenze e sviluppi nel campo dell’IA.

In conclusione, l’IA rappresenta un’opportunità straordinaria per trasformare la PA e migliorare la vita dei cittadini. Tuttavia, è fondamentale affrontare questa sfida con consapevolezza, responsabilità e una visione chiara degli obiettivi da raggiungere. Solo così l’IA potrà diventare uno strumento efficace per costruire un futuro migliore per tutti.