
Alternative al carcere: possono davvero ridurre la recidiva?
- Il 28 maggio webinar su misure alternative e pene sostitutive.
- Seminari IPS: supporto all’impiego dal 6 febbraio 2023.
- Dieci regioni coinvolte nel progetto sui diritti dei figli.
- Rinnovata la Carta dei diritti dei figli il 16 dicembre 2021.
- Spazi gialli: percorsi integrati madre detenuta-figlio.
L’attenzione verso i percorsi alternativi alla detenzione si fa sempre più pressante, spinta dalla necessità di umanizzare il sistema penale e favorire il reinserimento sociale dei detenuti. <a class="crl" href="https://www.event-bullet.it/eventi-e-manifestazioni/webinar-anp-scopri-le-nuove-rivoluzionarie-direttive-per-le-supplenze-scolastiche/”>Diversi webinar e iniziative a livello nazionale si pongono l’obiettivo di esplorare e promuovere misure alternative, offrendo spunti di riflessione e strumenti operativi per professionisti del settore e volontari.
Un webinar per esplorare le alternative al carcere
Il 28 maggio, un webinar curato dalla redazione del Manuale operativo dei diritti della Caritas di Roma ha affrontato il tema dei “Percorsi alternativi alla detenzione: messa alla prova, misure alternative e pene sostitutive”. L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Susanna Maggi, responsabile Area Coordinamento Interdistrettuale dell’Uiepe Lazio, Abruzzo e Molise, Gianni Pizzuti, responsabile dell’Area Educazione, Volontariato e Cittadinanza Attiva della Caritas di Roma, e l’avvocato Eugenio Maria Zini, volontario del Nucleo Assistenza Legale della Caritas e co-responsabile della Commissione Messa alla Prova Camere Penale Roma. Durante il webinar, sono state illustrate le diverse tipologie di misure di esecuzione penale, con un focus sulla messa alla prova, le convenzioni tra la Cooperativa “Roma Solidarietà” e il Tribunale, e le diverse tipologie di pene sostitutive, come la semilibertà, la detenzione domiciliare e il lavoro di pubblica utilità. L’iniziativa ha offerto una panoramica completa sulle opportunità offerte dal sistema penale per evitare la detenzione, promuovendo un approccio più orientato alla riabilitazione e all’inclusione sociale.
- Ottimo articolo! Finalmente si parla di alternative al carcere......
- 🤔 Interessante, ma siamo sicuri che le alternative siano efficaci per tutti i reati......
- Ma il carcere non dovrebbe essere principalmente una punizione per il reato commesso...?...
Il lavoro come strumento di reinserimento: l’iniziativa “Il tempo ritrovato”
Un altro evento significativo è stato il webinar “Il tempo ritrovato”, parte dell’iniziativa “Seminari IPS – Supporto all’impiego, quali nuove direzioni?”, tenutosi il 6 febbraio 2023. Questo seminario si è concentrato sul ruolo del lavoro nel percorso di reinserimento delle persone private della libertà. L’evento ha esaminato il panorama attuale e i modelli storici attinenti al rapporto tra carcere e impiego, con l’obiettivo di adeguare le metodologie di supporto all’occupazione anche per coloro che si trovano detenuti, in semilibertà o soggetti a misure alternative al carcere. Esperti come Fabio Albano, Daniela De Robert, Giuseppe Caputo, Angelo Righetti, Beatrice Gerocarni e Silvia Congiu hanno condiviso le loro esperienze e riflessioni sul tema, sottolineando l’importanza di garantire il diritto al lavoro anche alle persone private della libertà. L’iniziativa ha messo in luce come le pratiche volte al rafforzamento delle capacità personali, orientate al recupero e all’integrazione sociale nella comunità, rappresentino un orizzonte essenziale per i servizi di salute mentale e per l’inserimento nel mondo del lavoro.

L’importanza di tutelare i diritti dei figli di genitori detenuti
Un aspetto cruciale nel percorso di reinserimento sociale è la tutela dei diritti dei figli di genitori detenuti. Il progetto nazionale denominato “Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie – Applicazione della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” si propone di creare le condizioni ideali affinché il sistema carcerario risponda adeguatamente alle esigenze dei bambini che visitano regolarmente i genitori detenuti, garantendo il rispetto dei diritti dell’infanzia e coniugandoli con i diritti umani degli adulti privati della libertà. Il progetto, sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, coinvolge dieci regioni italiane, diciotto istituti penitenziari e dodici enti del terzo settore. Le attività previste includono l’apertura di nuovi Spazi Gialli, percorsi integrati per tutelare il rapporto tra madre detenuta e figlio, gruppi di confronto per genitori detenuti, laboratori teatrali in carcere, iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole e formazione a livello nazionale per la Polizia Penitenziaria. L’iniziativa mira a mitigare lo stigma che colpisce i bambini con genitori detenuti e ad assicurare loro un ambiente di accoglienza e protezione durante le visite in carcere. Il rinnovo della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”, siglato il 16 dicembre 2021, ha rappresentato un passo significativo per la salvaguardia dei diritti di questi minori, riconoscendone la vulnerabilità e la necessità di un supporto dedicato.
I nostri consigli
In conclusione, l’attenzione verso i percorsi alternativi alla detenzione e la tutela dei diritti dei detenuti e dei loro familiari rappresenta una sfida complessa ma fondamentale per costruire una società più giusta e inclusiva. Le iniziative presentate in questo articolo dimostrano l’impegno di diverse realtà nel promuovere un sistema penale più umano e orientato alla riabilitazione.
Per chi desidera avvicinarsi a questo tema, consigliamo di partecipare a eventi come le visite guidate organizzate da alcune associazioni all’interno degli istituti penitenziari. Queste esperienze offrono un’opportunità unica per comprendere la realtà carceraria e incontrare i protagonisti di questo mondo.
Per gli appassionati e i professionisti del settore, suggeriamo di approfondire le metodologie di supporto all’impiego come l’IPS (Individual Placement and Support), che si è dimostrata efficace nel favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi mentali e degli ex-detenuti.
Ricordiamo che il cambiamento parte dalla consapevolezza e dall’impegno di ciascuno di noi. Informarsi, partecipare e sostenere le iniziative che promuovono la giustizia sociale e la riabilitazione sono passi importanti per costruire un futuro migliore per tutti. *Non dimentichiamo che dietro ogni detenuto c’è una persona con una storia e un potenziale da recuperare. Investire nella loro riabilitazione significa investire nella sicurezza e nel benessere della nostra società.*
- Approfondimento sui percorsi alternativi alla detenzione promosso da Caritas Roma.
- Informazioni sulla Commissione UIEPE Lazio, Abruzzo e Molise e i suoi esperti.
- Approfondimento sull'iniziativa "Il tempo ritrovato" e il reinserimento lavorativo.
- Pagina del Ministero della Giustizia sulla convenzione tra Tribunale e Roma Solidarietà.